MIA Montesarchio in Arte – Domenica 27 luglio
La serata di ieri al MIA Montesarchio in Arte si è rivelata un’esperienza indimenticabile, ricca di arte, emozione e riflessione, grazie all’invito come fotografa e alla presentazione del mio progetto “Come ti ho mangiato”. Un progetto fotografico e narrativo che indaga il modo attuale di percepire il cibo in un’epoca dominata dall’immagine, dove i piatti vengono condivisi e fotografati prima ancora di essere assaporati, spesso più con gli occhi che con il cuore.
L’installazione delle fotografie, infatti, ha trovato una cornice straordinaria nella chiesa sconsacrata del Convento delle Monache di Clausura a Montesarchio, un luogo di una bellezza infinita che, per l’occasione, è stato apparecchiato come una vera e propria mise en place. Un allestimento che ha trasformato lo spazio sacro in un momento di contemplazione, invitando gli ospiti non solo ad osservare, ma soprattutto a riflettere sul senso profondo dell’atto conviviale e sulla tendenza moderna di “catturare” ogni dettaglio di un pasto senza viverlo completamente, senza assaporarne i gusti, i gesti e le emozioni.
“Come ti ho mangiato” non è semplicemente un progetto fotografico, è un diario di momenti autentici, uno sguardo che restituisce valore ai dettagli imperfetti, alla cura non pubblicizzata e alla convivialità come forma d’arte quotidiana. In un’epoca in cui l’estetica prevale sulla sostanza, questa mostra si propone di criticare il modo in cui il cibo, spesso ridotto a immagine, ha perso di vista il suo vero significato- nutrire il corpo e l’anima, creare momenti di condivisione autentica.
La serata, organizzata dalla Pro Loco di Montesarchio e presentata dal direttore artistico Giuseppe Branca, è stata un grande successo anche grazie alla partecipazione di due artisti pugliesi eccezionali. Daniele Miatto con il suo violoncello e Vincenzo Russo, attore e regista, hanno dato vita a un’esibizione intensa, ironica e toccante, in cui musica e teatro si sono intrecciate in un racconto vibrante che ha fatto sorridere e riflettere il pubblico, creando un momento di grande emozione.
A rendere ancora più speciale questa serata, l’interazione tra le varie forme di arte, l’atmosfera magica del luogo e i sapori autentici della Cantina ANIMA, con i loro gusti ricchi e genuini che hanno accompagnato gli ascolti e le visite, offrendo un viaggio sensoriale tra il gusto e la bellezza. Un evento che ha confermato quanto l’arte possa essere un potente mezzo di comunicazione e riflessione, capace di unire le persone e stimolare nuove consapevolezze.
Una serata memorabile, che ci ricorda come il vero valore di un momento conviviale risieda nel cuore, nei gesti autentici e nella capacità di vivere pienamente ogni esperienza, senza l’ossessione di immortalare ogni dettaglio con l’obiettivo fittizio di condividere, ma dimenticando di viverli davvero.