#iPinhole – La fotografia come riscatto
A cura di Luciana Latte
Il progetto #iPinhole nasce in un luogo speciale, il quartiere di San Giovanni a Teduccio a Napoli, e con persone speciali, i ragazzi della Fondazione Famiglia di Maria.
Molti di loro non avevano accesso a macchine fotografiche digitali, così ho deciso di tornare all’essenza della fotografia, al foro stenopeico, una tecnica lenta e riflessiva, dove ogni scatto diventa un gesto meditativo. Ho chiesto all’artista portoghese Miguel Santos Tiago, che allora viveva a Lisbona, di costruire per noi delle macchine fotografiche in legno. Grazie a lui abbiamo avuto tra le mani strumenti unici, artigianali, capaci di raccontare il mondo senza fretta.
“La cosa più difficile in fotografia è rimanere semplici.”
Con questa idea abbiamo dato inizio al nostro percorso. Durante il corso, i ragazzi hanno imparato a costruire e usare le loro macchine, a vedere in modo diverso, a diventare protagonisti di uno sguardo. Da questa esperienza sono nate oltre 120 fotografie e una mostra indimenticabile al PAN – Palazzo delle Arti di Napoli.
La fotografia, in questo contesto, è diventata un’occasione per sentirsi visti, ascoltati, liberi.