Dietro le quinte del Lyceum Mara Fusco: la danza vista attraverso l’obiettivo

Fotografare la danza non è semplicemente immortalare il movimento.
La danza, quella vera, non si lascia catturare da chi la osserva soltanto. Va capita, vissuta, riconosciuta.
Per questo, raccontarla con la fotografia richiede molto più che tecnica, richiede esperienza, empatia, ascolto.
Solo chi conosce la danza, può davvero fotografarla.

Dietro le quinte del Lyceum Mara Fusco abbiamo trovato un mondo sospeso, fatto di attese silenziose, respiri trattenuti e sguardi concentrati.
È lì che accade la magia invisibile al pubblico. La preparazione, l’emozione, la tensione prima di ogni passo.
In quello spazio intimo, dove la luce è fioca e i rumori attutiti, ogni gesto racconta qualcosa.
Ma per coglierlo, bisogna esserci davvero.

Abbiamo scelto di osservare attraverso il nostro obiettivo con la massima attenzione.
La luce scarseggia, i movimenti sono rapidi, gli attimi fuggono.
Serve concentrazione. Serve rispetto.
Perché dietro le quinte non si entra solo con la macchina fotografica, ci si entra in punta di piedi.

Abbiamo fotografato il non detto, l’impalpabile.
Quello che il pubblico non vede, ma che rende possibile ogni esibizione.
E l’abbiamo fatto con passione, sapendo che ogni scatto doveva raccontare non solo un istante, ma un mondo intero.

Essere lì, nel buio e nella quiete prima dell’arte, è stato un privilegio.
E se la danza si lascia fotografare da chi la conosce, noi abbiamo cercato di renderle giustizia, un fotogramma alla volta.

Fotografie di Luciana Latte

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