MICRORACCONTI
URBANI
Le piccole storie quotidiane che spesso passano inosservate — un gesto, una luce, un dettaglio. Cinque scatti capaci di evocare un luogo, un momento, un’atmosfera.
In occasione della Giornata del Contemporaneo AMACI 2025, Spazio Fotografia 55 di Benevento lancia una call for photographers aperta a fotografi professionisti e amatori.
Il tema “Microracconti urbani” invita a raccontare attraverso un progetto di massimo 5 fotografie le piccole narrazioni nascoste che vivono nella città: frammenti di vita, scenari inattesi, dettagli poetici che rischiano di passare inosservati.
Le città sono costellazioni di storie minime. Passi, sguardi, luci improvvise, oggetti dimenticati: piccoli frammenti che si consumano nella frenesia quotidiana e che solo uno sguardo attento riesce a fermare. Microracconti Urbani nasce per dare spazio a queste narrazioni invisibili, trasformandole in immagini che sanno evocare atmosfere, memorie e suggestioni.
Il progetto, ospitato il 5 ottobre 2025 nello spazio espositivo Spazio Fotografia 55 di Benevento in occasione della Giornata del Contemporaneo promossa da AMACI, riunisce autrici e autori che lavorano con linguaggi diversi — dalla fotografia digitale alla pellicola tradizionale — ma condividono un comune approccio: raccontare il reale con uno sguardo intimo e poetico.
Ogni partecipante è stato invitato a presentare un ciclo di massimo cinque immagini, un “haiku visivo” capace di condensare in pochi scatti una storia urbana. C’è chi osserva le geometrie della città, chi si lascia guidare dal caso, chi insegue una luce particolare e chi lavora sulle tracce della memoria. Il risultato è un mosaico di microstorie in cui l’osservatore può ritrovare frammenti della propria esperienza o scoprire scenari inattesi.
La mostra intende valorizzare non solo la pluralità degli sguardi, ma anche la materialità e le scelte tecniche: il digitale permette interventi cromatici e sperimentazioni istantanee, mentre la pellicola restituisce una grana e una profondità che parlano di tempo e pazienza. Due mondi apparentemente distanti che, in questo contesto, dialogano e si completano.
Microracconti Urbani è anche un invito a rallentare. In un’epoca di immagini prodotte e consumate alla velocità di uno scroll, la selezione di pochi scatti richiede cura, sintesi e ascolto. Ogni immagine diventa così un frammento da osservare con attenzione, lasciando che lo sguardo si soffermi sui dettagli: un riflesso d’acqua, un muro sbrecciato, una figura colta di spalle.
Attraverso questa coralità di prospettive, il progetto mette in luce il potere della fotografia di trasformare il quotidiano in racconto, e il racconto in memoria condivisa. Perché, come spesso accade, sono le storie più piccole a parlare con voce più profonda.